Kentozzi in "Re Artù, pensaci tu"

Pathos! Cavalieri! Cavucincù! Mandulini!
Amici e soprattutto amiche dell'Antro, in una settimana in cui si parlerà soprattutto di robottoni in questo covo di deboscia era necessario ritagliarsi un interludio di un certo peso. Il che vuol dire chiaramente una storia di Kentozzi, il che a sua volta vuol dire andare a ripescare una delle tante, meravigliose perle che la cartella delle scan del giornalino dell'Algida realizzate dall'antrista Elisabetta alcuni anni fa ancora ci riservano. È tipo una scatola magica, ogni volta pensi che non possa venir fuori qualcosa di più assurdo (e l'ultima volta c'era quella storia di Ken che voleva uccidere Barbie perché convinto fosse l'IMPERATRICE DEL MONDO, ricordiamolo), e invece c'è, e invece vien fuori. Come ad esempio, metti, una storia in cui Ken e l'Algida Stronza finiscono ai tempi dei cavalieri della tavola rotonda con una macchina del tempo come quella di Marlin e Zapotec? Ecco, tipo [...]

(Cliccate sulle immagini per ingrandirle)
Il professor Mittermayer, fratocugino di Birkenmeier quello della clinica di Fantozzi, è un clone del Mago Mirkos incanutito, con la barba fatta di pongo e un completo da barbiere. Il professorone ha creato una macchina del tempo accoppiando un frullatore gigante a un baracchino e ha scelto come cavie collaudatori Barbie e Kentozzi, "suoi ex allievi" all'Istituto Tecnico per Scienziati. La macchina funziona con l'energia umana (a rutti?) e con delle speciali collane che fungono da condensatori di energia e trallallero. È proprio Kentozzi a proporre l'epoca di Re Artù come destinazione del viaggio:
il tempo di rimediare dei costumi adatti - Ken diventa una specie di Actarus con i pantaloncini di camoscio al ginocchio, il cappello da Robin Hood, gli stivali di Ultimate Warrior e il mandulino, Barbie una fricchettona col mandulino - e i due possono entrare nella macchina del tempo. "Mi fischiano le orecchie", dice Barbie appena uscita dal vortice temporale. "Non ti preoccupare, non è stato il viaggio nel tempo, è che qualcuno nel mondo ti starà dando della stronza: è normale", la rassicura Kentozzi.
Ma ecco che all'improvviso sbucano un cavaliere templare e dei banditi vestiti con un sacco. Kentozzi prova a intervenire per fermare i feroci carmelitani scalzi, ma Barbie gli ricorda che non possono intervenire: il continuum spazio-temporale, quelle robe lì. Il valente cavaliere, con un miominipony impagliato sull'elmo, mette in fuga i malandrini. 
Trattasi nientedimeno che di Artù e della sua spada, la fida Escalabar... Escansala... Eschizibur... "Excalibur, imbecille!", grida una voce da un lago lontano. "Grazie", risponde Artù, che invita i suoi due nuovi amici ad accompagnarlo da Merlino. "Andiamo a comprare una cucina?", chiede Barbie. "Merlino, non Merloni, cretina", gli risponde, amabile, Artù. Artù chiede a Merlino di aiutarlo con Ginevra, la sua innamorata. "Damme 'na mano a farglie di' de sì", gli dice, citando Venditti. 
Barbie e Ken si spacciano clamorosamente per Menestrelli e si ritrovano ad animare la serata alla corte di Artù, 
finché Yvonet, cavaliere perfido con una croce rossa sul petto perché porta l'ambulanza, li interrompe. Yvonet pretende che Barbie canti le sue gesta, e quando quella tentenna prova a convincerla. Kentozzi interviene per fermarlo, solo che Yvonet reagisce male e prende a calci in culo Ken, letteralmente, e sta per scattare la rissa. Ma Barbie ferma il nostro eroe: non possono interferire, "niente interventi personali", eccetera eccetera. Interagire con le persone e cantare canzonette di Arbore col mandulino va bene, le cinquine no, c'è scritto sul regolamento. 
Manco il re, che c'ha la maglietta di Iron Fist, può fare qualcosa, ma per vendicare l'onta subita si fa avanti Perceval, che con la scusa di sfidare a duello Yvonet si fa nominare Cavaliere e pure commendatore.
Il giorno dopo, mentre un trombettiere non vedente suona verso il lato sbagliato, tutto è pronto per la giostra medievale. Oh, hanno interferito pochissimo Barbie e Ken, guarda. Yvonet il cavaliere nero dei Lannister contro Perceval, il cavaliere con gli orecchini, Fight! Chi vincerà? Pubblicità.
"Chi dorme non piglia pesci". E infatti la cagnolina Poochie dormiva pochissimo ed era una grandissima zocc... pochino.
Il Centro Boutique di Barbie, che ha "proprio tutto per rendere ancora più bella la tua Barbie: trucchi e cosmetici, parrucche e cappelli". E due praticissimi cloni per sostituirla quando le viene un brufolo in fronte o c'ha le occhiaie. 
Secondo tempo. Perceval va ovviamente giù al primo colpo e il pubblico sportivamente chiede a Yvonet di ucciderlo.
Ma con scatto felino e abile mossa sotomayor, Perceval schiva l'affondo di lancia dell'avversario, disarcionandolo. Si combatte a terra con la spada e Yvonet ha la peggio. Essersi presentato al duello in mutande potrebbe non aver aiutato, diciamo. Perceval sta per ucciderlo, 
ma Barbie, fottendosene delle regole ripetute a Ken ogni due per tre, interviene per chiederne la grazia. Se non è possibile, almeno una graziella, così si ci fa un giro. Ma arriva Merlino portandosi dietro Ginevra (ovviamente un clone di Barbie): il padre della ragazza ha acconsentito al matrimonio con Artù e come dote ci regala pure la tavola rotonda. Minchia era meglio una crociera o un servizio di piatti, pensa Artù, al massimo una bella busta. Perceval viene scelto come primo cavaliere e la sera si fa festa. Ma in un attimo è il dramma: Yvonet rapisce Barbie, o prova a ingropparsela, non si capisce bene.
"Una sola parola e sarà la tua fine", l'avverte, ché nelle storie vintagge di Barbie, lo sappiamo, l'Algida veniva immancabilmente minacciata di morte ogni cinque secondi. Ma Ken corre al salvataggio dopo esser stato nominato CAVALIERE da Artù. E manco gli tolgono dopo il titolo, come hanno fatto con Pernascò! D'ora in avanti, Cavalier Kentozzi! Ken è ufficialmente il secondo cavaliere della tavola rotonda, solo che le armature erano finite, perciò gli danno un grembiule rosso che è avanzato a natale, con una scacchiera incollata davanti per farlo sembrare più intelligente. Ken monta a cavallo e si ferma per strada a chiedere indicazioni, come ogni cavaliere degno di questo nome che deve salvare la sua damigella. Un passante lo rassicura: "Quando senti l'odore di morte fermati". Se non è uno di quei posti dove fanno le patatine fritte olandesi che puzzano dimmerda, è Casa Yvonet. 
Kentozzi arriva sotto la torre e prova a citofonare. Niente. Allora recita la sua poesia d'amore per la sua bella: "Barbie scendi. C'ho un toro nelle mutande".
Grazie a un abile stratagemma, ché Kentozzi all'asilo era il più bravo della classe nei lavoretti di bricolage con lo spago e le mollette, il Nostro riabbraccia Barbie senza dover praticamente muovere un mignolo. Piccolo problema: Yvonet vuole giustamente ucciderli. Allora Kentozzi fa quello che solo un vero cavaliere farebbe in un contesto simile. Chiama a raccolta tutto il suo coraggio e la sua grinta e grida "Presto, battiamocela!". 
La quercia, il punto dal quale possono tornare alla loro epoca, è lì a due passi, ma Barbie ricorda all'ultimo secondo a) che non ha più la collana, se l'è presa Yvonet, b) di essere una totale cretina impedita. Kentozzi prova allora a scambiare giustamente Barbie con la collana. Cioè, sarebbe una finta, ma il pensiero di mollare lì la deficiente e tornarsene indietro da solo gli sfiora davvero la mente.  
Solo che no, lui è un buono, non può farlo. Così se ne tornano da Mittermayer, che ha appena finito di tagliare i capelli a uno, arriva e fa lo splendido, chiedendo se l'avventura sia stata divertente. Barbie risponde tutta piccata, Kentozzi carica una cinquina potentissima che quello poi con la nuca sfascia tutta la sua macchina del tempo e non si può usare più. Peccato, l'Algida ci teneva proprio tanto a fare una crociera nel passato. Sul Titanic.

Un enorme grazie, come sempre, 
ad Elisabetta - Lilletta Ely per le scan!


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Commenti

  1. Non so quale sia la parte migliore di questo post,forse quella del Re con la maglietta degli Iron Fist XD

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  2. ... mi accorgo solo ora, dopo mille storie di Kentozzi che, nel rettangolo in alto, ci sono i credits. Complimentoni!
    Doc, considera di rintracciare le persone che inventavano queste robe per una mega-intervista vintaggia!! XDXD

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  3. Il cavucincù a Ken non ha prezzo XD

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  4. Gente quelli che inventavano queste storie si drogavano pesantemente

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  5. ma nel Medio Evo esisteva già il botox, che anche gli anziani hanno la pelle liscissima? o era una magia di Merlino?

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  6. Che eroe, il Kentozzi non-zerbino!
    Rispetto a quelle avventure in cui tutti (a partire da Barbie) lo prendono per i fondelli, è tutto un altro personaggio!

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  7. Drago Rosso Rampante era l'insegna di Yvonet Il Terribile, quotato dal Totonero come favorito assoluto della vittoria finale. Caddero nell'ordine: Toro; Unicorno; Hydra; Aquila...e arrivò finalmente il turno di Kentoz...ehm, Perceval: era l'insegna della locanda IL GIRARROSTO, sponsor ufficiale di quel concorrente!
    Armatura di sir Perceval: banderuola quattro venti in funzione di pennacchio; pauroso elmo vichingo con visibilità azzerata; sospensorio in bronzo sottratto alla statua di Pipino Il Breve e ai piedi ferroni da stiro a carbonella di piombo fuso!
    Peso complessivo armatura Kentoz...ehm Perceval: 4 quintali, 32 kg e 7 etti e mezzo!!!

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  8. che figure da fogna a non finire. A confronto quelle che faccio io sono niente. Grazie di esistere Doc e Ken.


    Certo che gli sfondi di questa storia non sono male per niente... si sono impegnati!!!

    sulla sceneggiatura invece ... beh il calcio in kulo a ken rimarrà nella storia .. a ben altri ( ex) cavalieri dediti alla ricerca della pheega di plastica desidereremmo dare carcinkù !!

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  9. Hai ragione Doc, non c'e' limite all'assurdo, in questa serie...quando penso di aver visto il peggio, riescono a sorprenderti!!
    Grande la citazione di Berta degli Squallor, m'ha fatto morire

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  10. In casa Yvonet sono tutti cloni identici?

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  11. Momento pdf del quale chiedo scusa...
    "Damme 'na mano a farglie di' de sì" non è tratta da "Roma nun fa' la stupida stasera" del Rugantino?

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  12. il Cavalier Kentozzi.
    C'è mezzo studio legale che si sganascia dal ridere...
    storia di altissimi livelli..

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  13. Ancora una volta sono basito dalle gesta di Kentozzi!
    Fa sempre piacere leggerle!

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  14. Meno male che non sono intervenuti all'inizio, c'era il rischio che alterassero il corso della storia.

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